Un’altra vittoria della destra conservatrice in Europa arriva dalle elezioni in Bulgaria.
A vincere le elezioni in Bulgaria è stato il partito populista e conservatore Gerb (Cittadini per lo sviluppo europeo della Bulgaria) guidato dall’ex premier Boyko Borisov. Il partito ha vinto le elezioni anticipate con 25,57% dei voti, ma sarà difficile formare una maggioranza di governo. Il problema di Borisov è il suo passato legato alla corruzione e criminalità organizzata e a dichiarazioni razziste. Per questa reputazione. nessun altro partito è stato disponibile a fare un governo con lui.
A seguire il partito vincente c’è il partito filoeuropeista di Petkov “Cotninuiamo il cambiamento” sfiduciato lo scorso giugno. Non sarà facile però per Gerb formare forze sufficienti per formare una coalizione di governo. Se ciò non dovesse accadere, sarà il presidente Radev a creare un governo a sua scelta. Il presidente bulgaro è considerato molto vicino alla Russia e tra i partiti, a queste elezioni sono cresciuti molto quelli di natura filorussa.
L’instabilità potrebbe avvantaggiare il presidente filorusso
Già alla caduta del governo riformista di Petkov, il presidente Radev aveva nominato un governo ad interim per arrivare alle elezioni anticipate. Questi aveva nominato come primo ministro Donev che aveva rinnegato le politiche europeiste e atlantiste dell’ex premier e ha intrapreso un riavvicinamento della Bulgaria alla Russia.
Secondo gli analisti, le divisioni tra i partiti e la difficoltà di creare una coalizione potrebbero portare a nuove elezioni, le quinte dal 2021. Di questa instabilità politica potrebbe approfittarne il presidente filorusso Radev per utilizzare appieno i suoi poteri. A preoccupare a livello europeo e internazionale è la crescita dei vari partiti filorussi.